Teano, un’antica e storica città della provincia di Caserta, ha radici che si perdono nel tempo, con testimonianze che risalgono all’epoca romana e preromana. Il suo nome è evocativo di una grandezza passata, e il suo ricco patrimonio archeologico e monumentale, come il teatro romano e i resti della città antica, ne è la prova. Tuttavia, la sua fama e il suo ruolo nella storia d’Italia sono indissolubilmente legati a un evento specifico e fondamentale: lo Storico Incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II.

La mattina del 26 ottobre 1860, Teano divenne il palcoscenico di un momento cruciale per l’unità del paese. In un’area nei pressi del comune, Garibaldi, il “generale eroe” a capo dei Mille, incontrò il re Vittorio Emanuele II. Fu in quell’occasione che Garibaldi, secondo la tradizione, salutò il sovrano come “Re d’Italia”, cedendogli il comando delle sue truppe e l’autorità sui territori conquistati. Questo gesto, simbolo di lealtà e abnegazione, segnò la fine della spedizione dei Mille e l’avvio del processo che avrebbe portato alla proclamazione del Regno d’Italia.

Oggi, l’identità di Teano è saldamente legata a questo evento. Ogni anno, la città celebra con orgoglio questa pagina di storia, e il Sacrario Militare e i numerosi monumenti dedicati all’incontro e all’Unità d’Italia rendono Teano un luogo simbolo della memoria nazionale. La sua storia, fatta di antiche origini e di un ruolo eroico nella costruzione della nazione, continua a plasmarne l’identità e il ruolo nel panorama campano e nazionale.